Il 2 febbraio in tutta Italia si celebra il giorno della Candelora, ma qui in Sardegna, a Oristano, è molto, molto di più
Il 2 febbraio è giorno della Candelora, il giorno delle candele e della luce, il giorno che nella città di Oristano segna anche l’inizio ufficiale della Sartiglia.
Il 2 febbraio in tutta Italia si celebra il giorno della Candelora, giorno in cui si benedicono le candele che simboleggiano Gesù Cristo come la luce che illumina le genti. Le sue origini hanno una tradizione molto antica, legata al passaggio dal periodo oscuro, l’inverno, all’inizio della primavera. Nell’Italia delle tradizioni, il giorno della Candelora è il giorno in cui si può predire quanto l’inverno durerà ancora. Le condizioni climatiche che si presentano il due febbraio di ogni anno sarebbero, infatti, in grado di dare informazioni sul clima che ci attenderà sino all’arrivo della primavera. Il dato certo è che questa data, che si trova a metà strada tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera, è una data particolarmente suggestiva che segna la rinascita dopo l’assopimento dovuto al periodo invernale.
Ad Oristano la celebrazione della Candelora poco ha a che fare con le condizioni meteo, ma rappresenta, invece, uno dei momenti più intesi e carichi di significato del cerimoniale legato alla Sartiglia. E’ in questa occasione, infatti, che vengono scelti in via ufficiale i due Componidoris, quando i presidenti dei Gremi dei Contadini e dei Falegnami consegnano loro i ceri benedetti.
Le celebrazioni iniziano dalla mattina presto con due Messe in cui vengono benedetti i ceri, che verranno consegnati ai familiari o alle personalità più vicine ai membri dei due Gremi. Terminata la benedizione delle candele, la tradizione vuole che, in parata seguiti dal rullo dei tamburi e squilli di trombe, i Presidenti dei Gremi con il loro seguito, si rechino a casa dei cavalieri scelti come Componidoris, le due figure più importanti della manifestazione, che, da qui in poi, avranno il compito di guidare la corsa dei cavalieri durante la Sartiglia.
S'Oberaiu Majoure del Gremo dei Contadini consegna un cero abbellito con fiocchi rossi invocando la preghiera Santu Giunanni t’aggiudidi al Santo protettore della corporazione. Nello stesso momento Il Majorale en Cabo del Gremio dei falegnami consegna al suo Componidori un cero benedetto e adornato con nastri rosa e celesti invocandola preghiera Santu Giuseppi t’assistada.
Come vuole la tradizione i cavalieri sono stati scelti, da questo momento possono inviare i festeggiamenti Le due corporazioni si sfideranno guidati dai rispettivi Componidoris in occasione della della Sartiglia, che si tiene l’ultima domenica e il martedì di carnevale.