Grazia Deledda è forse una delle figure del ‘900 più care alla Sardegna. Sono trascorsi ormai 150 anni dalla sua nascita, ma la sua memoria, come le sue opere, rimangono segni indelebili di una grande donna.
Lei, semplicemente Grazia Deledda. Una potente scrittrice, che ha saputa fare arrivare il suo messaggio oltre il confine dell’Isola in cui era nata e farsi apprezzare e conoscere da tutto il mondo.
Nata a Nuoro il 27 settembre 1871, Grazia Deledda ha raccontata nei suoi libri tutto l’amore per una terra, la Sardegna, che non le ha riservato solo gioie e felicità. Viene descritta come una donna all’avanguardia, dallo spirito indomito e battagliero. Chi conosce bene questa terra sa che la figura della scrittrice incarna alla perfezione il ruolo e le caratteristiche tipiche della donna sarda: forte, orgogliosa, fiera. Queste sue qualità e la maestria e passione con cui si dedicò alla scrittura, le valsero il Premio Nobel per la letteratura nel 1926, in un’ epoca ancora restia ad accettare il valore artistico delle donne. Ancora oggi, è l’unica donna italiana ad aver ricevuto questo prestigioso premio letterario.
La sua premiazione fu un momento storico emblematico e il discorso che tenne successivamente a Roma, registrato per la prima volta alla radio, è diventato un pezzo di storia. https://www.youtube.com/watch?v=Y8XBNigpMss&feature=youtu.be
Una vita non sempre facile, ma completamente votata al suo amore, la scrittura. Passione che non fu assecondata dalla famiglia, ma anzi ostacolata, come raccontò più volte la scrittrice. Non le fu permesso di studiare se non con un precettore privato e da autodidatta. Come a tutte le donne della Sardegna, non le fu consentito di frequentare le scuole superiori. Ma fortunatamente la sua passione fu più forte di qualunque scoglio. Come le sue canne al vento, che si piegano, ma sono tanto forti che non si spezzano mai.
E questo è l’anno della celebrazione. L’anno in cui si onora ancora una volta la donna, la scrittrice, l’artista sarda più famosa nel mondo. Per suggellare la celebrazione, sotto richiesta del comune di Nuoro, verrà emesso un francobollo commemorativo in suo onore. E sono in programma anche una serie di eventi culturali e un concorso letterario in memoria della scrittrice, che poco dopo la vittoria del Nobel si descriveva così:
“Sono una modestissima signorina di provincia che ha molta volontà e coraggio in arte, ma anche nella sua vita, solitaria e silenziosa, è la più timida ragazza del mondo”